Interesse semplice e composto: qual è la differenza?

Quando si tratta di investire o chiedere un prestito, l’interesse è un aspetto fondamentale che dobbiamo sempre prendere in considerazione. È bene sapere che l’interesse non è sempre uguale! Oltre alla differenza tra interesse netto e lordo, dobbiamo sapere anche cosa distingue interesse semplice e composto.

Con lo stile semplice che ci contraddistingue, oggi vedremo nel dettaglio cos’è l’interesse, come si calcola e soprattutto qual è la differenza tra interesse semplice e interesse composto. Tuffiamoci nell’argomento!

Partiamo dalle basi: cos’è l’interesse?

Nel settore degli investimenti, l’interesse è il guadagno o la perdita che un investitore può ottenere dal suo investimento nel tempo. In sostanza, rappresenta il costo o il rendimento del denaro investito. L’interesse può essere generato da diverse forme di investimento, come ad esempio i titoli azionari, i Buoni del Tesoro Poliennali o i conti di deposito bancari.

Il tasso di interesse è solitamente espresso come un’unità percentuale e può essere fisso o variabile, a seconda delle condizioni del mercato finanziario e delle politiche monetarie.

Il concetto di interesse attivo e passivo nell’ambito degli investimenti si riferisce alla variazione di valore di un investimento nel tempo.

L’interesse passivo si verifica quando un investimento genera profitti in modo automatico o senza richiedere un’azione attiva da parte dell’investitore. Ad esempio, i dividendi di un’azione o gli interessi di un deposito bancario possono essere considerati interessi passivi. In questo caso, l’investitore non ha bisogno di fare nulla per generare il flusso di denaro, ma si limita a ricevere i guadagni.

L’interesse attivo, d’altra parte, richiede un’azione o un’attività da parte dell’investitore per generare profitti. Ad esempio, il trading attivo o l’investimento in un’impresa o un’attività imprenditoriale sono esempi di interessi attivi. In queste situazioni, l’investitore deve prendere decisioni, fare analisi e agire per cercare di ottenere un rendimento positivo.

La principale differenza tra interesse attivo e passivo è quindi la necessità o meno dell’investitore di prendere un’azione per generare profitti. Mentre l’interesse passivo richiede una minore attività da parte dell’investitore, l’interesse attivo richiede una maggiore partecipazione e coinvolgimento nel processo di investimento.

La differenza tra interesse semplice e composto

L’interesse semplice e l’interesse composto sono due metodi differenti utilizzati per calcolare gli interessi su un investimento o un prestito. La principale differenza tra i due è il modo in cui l’interesse viene calcolato nel tempo.

Nell’interesse semplice, l’interesse viene calcolato solo sul capitale iniziale o principale. Questo significa che ogni periodo di interesse, l’importo dell’interesse rimane costante. Ad esempio, se hai un investimento di 1000 euro con un tasso di interesse annuale del 5%, l’interesse guadagnato sarà di 50 euro ogni anno, indipendentemente dal tempo trascorso.

Invece, nell’interesse composto l’interesse viene calcolato sia sul capitale iniziale che sugli interessi già guadagnati. Questo significa che ogni periodo di interesse, l’importo dell’interesse aumenta progressivamente.

Utilizzando lo stesso esempio precedente, all’inizio il primo periodo di interesse ti darà gli stessi 50 euro, ma nell’anno successivo l’interesse sarà calcolato sul nuovo saldo del 1050 euro, dando un importo di interesse superiore a 50 euro. Questo ciclo continua per tutta la durata dell’investimento, portando a un incremento esponenziale dell’interesse guadagnato nel tempo.

In sintesi, l’interesse semplice deriva dal calcolo degli interessi solo sul capitale iniziale, mentre l’interesse composto deriva dal calcolo degli interessi sia sul capitale iniziale che sugli interessi guadagnati precedentemente. Di conseguenza, l’interesse composto tende ad accumularsi più velocemente nel tempo rispetto all’interesse semplice.

Interesse semplice e composto: formule per calcolarli

Per calcolare l’interesse semplice, utilizziamo una formula molto semplice, che consiste nel moltiplicare il capitale iniziale per il tasso d’interesse per il periodo di riferimento. La formula dell’interesse semplice è la seguente:

Interesse Semplice = (Capitale Iniziale) x (Tasso di Interesse) x (Periodo)

Per esempio, se hai un capitale iniziale di 1000€, un tasso di interesse del 5% e un periodo di 3 anni, l’interesse semplice sarà:

Interesse Semplice = 1000€ x 0,05 x 3 = 150€

Per calcolare l’interesse composto, utilizziamo una formula più complicata, perché al capitale iniziale dobbiamo sommare di anno in anno gli interessi maturati negli anni precedenti. La formula dell’interesse composto sarà la seguente:

Interesse Composto = (Capitale Iniziale) x [(1 + Tasso di Interesse)^Periodo – 1]

Usando gli stessi valori dell’esempio precedente, l’interesse composto sarà:

Interesse Composto = 1000€ x [(1 + 0,05)^3 – 1] = 157,625€ (arrotondato a 2 decimali)

È importante notare come l’interesse composto tenga conto dell’interesse accumulato negli anni precedenti e quindi produca un importo maggiore rispetto all’interesse semplice. Questa è la ragione per cui dovresti sempre considerare la possibilità di adottare un regime di interesse composto nei tuoi investimenti. Per capire meglio come fare in pratica, continua a leggere.

interesse semplice e composto

Interesse semplice e composto: esempio pratico

La differenza tra interesse composto e semplice è più facile da spiegare con degli esempi pratici. Io voglio fare un passo in più e per rendere l’argomento più digeribile ti racconto una storia.

Tizio e Caio sono due gemelli e decidono di investire entrambi sullo stesso fondo X, il capitale iniziale di ciascuno è di 20.000 euro e l’interesse offerto è del 10%. La durata dell’investimento prevista è di 30 anni, così Tizio e Caio si armano di pazienza e monitorano attentamente il rendimento generato dal loro investimento.

Prima di vedere quando hanno guadagnato dal loro investimento, facciamo una precisazione importante. Tizio ha scelto l’interesse composto, quindi man mano che l’investimento genera un interesse, preleva ogni anno il suo rendimento, facendo lavorare così solo il capitale iniziale di 20.000€.

Caio invece ha scelto l’interesse composto, quindi rinuncia all’interesse maturato annualmente e lo reinveste nel fondo, allo scopo di generare nel tempo un rendimento più grande.

Quale dei due gemelli ha fatto la scelta migliore? Vediamolo in questa tabella riassuntiva.

Anni di investimentoRendimento con interesse sempliceRendimento con interesse composto
120.000€20.000€
222.000€22.000€
324.000€24.200€
426.000€26.620€
528.000€29.282€
630.000€32.210€
732.000€35.431€
834.000€39.974€
936.000€42.872€
1038.000€47.159€
1548.000€75.950€
2058.000€122.318€
2568.000€196.995€
3078.000€317.262€

Dopo 30 anni di investimento, Tizio, che ha scelto l’interesse semplice, ha guadagnato solo 58.000€ (78.000€-20.000€ di capitale iniziale). Caio, che invece ha scelto l’interesse composto, ha guadagnato 297.262€ (317.262€-20.000€ di capitale iniziale).

Come puoi notare la differenza nel rendimento generato è enorme e va tutta a vantaggio dell’investimento composto. Rinunciare al rendimento annuale ha premiato Caio, offrendogli un rendimento complessivo molto più elevato rispetto al fratello gemello.

I vantaggi dell’interesse composto

Quando per i tuoi investimenti scegli di reinvestire il rendimento generato e utilizzi come leva l’interesse composto, sfrutti tutti i vantaggi della capitalizzazione degli interessi. Capitalizzare gli interessi significa sommare gli interessi generati al capitale iniziale investito.

Questa scelta comporta un incremento progressivo del capitale investito, che a sua volta produce una crescita esponenziale del rendimento. Si tratta di una crescita esponenziale e non lineare, infatti i vantaggi dell’interesse composto sono ancora più evidenti quando la durata dell’investimento è lunga.

È come rinunciare alla gallina oggi per avere tante uova domani, ed è una scelta che premia l’investitore che riesce a fare a meno della gratificazione immediata in vista di una gratificazione molto maggiore, ma differita nel tempo.

Viviamo nell’era della gratificazione immediata e adottare questo cambio di mentalità non è facile ai giorni d’oggi. Siamo abituati ad avere tutto e subito e la virtù della pazienza è un dono sempre più raro. Basta schiacciare un pulsante sul telecomando per guardare subito i tuoi film preferiti e ti bastano pochi click per ordinare un piatto di cucina tailandese, che ti verrà consegnato entro mezz’ora alla porta di casa.

Quale suggerimento posso darti per sfuggire dalla tentazione della gratificazione immediata? Quando sarai tentato di prelevare il rendimento generato dal tuo investimento piuttosto che reinvestirlo, pensa ai due fratelli gemelli Tizio e Caio.

L’interesse semplice di Tizio dopo 30 anni gli ha permesso di comprare solo una macchina nuova. L’interesse composto di Caio dopo 30 anni gli ha permesso di comprare una macchina nuova e una villetta sulla spiaggia. Vuoi fare come Tizio o come Caio? 😏

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